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Decidere nel cambiamento: strumenti per PMI e imprenditori

Scritto da | 27 Giugno 2025 | Innovazione aziendale

Riuscire a fare impresa in un contesto socio-economico dominato da incertezza è diventata una sfida quotidiana.

Prendere decisioni strategiche per la crescita e l’evoluzione del business è un esercizio molto più complesso rispetto al passato. Le PMI si trovano a operare in scenari sempre più instabili – un’epoca cosiddetta VUCA Volatility, Uncertainty, Complexity, Ambiguity – attraversati da trasformazioni tecnologiche, sociali, demografiche e culturali che ridefiniscono continuamente le regole del gioco.

Non esistono più certezze lineari né modelli predefiniti. Per molte PMI, prendere decisioni oggi significa muoversi in un mare agitato, in cui le regole cambiano di continuo e le coordinate non sono mai le stesse. Lo scenario è fatto di variabili nuove e interdipendenti: dai cambiamenti demografici ai fenomeni geopolitici, dall’evoluzione dei mercati alle trasformazioni tecnologiche e culturali. In questo contesto, non bastano più esperienza e intuito: serve un nuovo approccio alla lettura della realtà e alla scelta strategica.

E l’imprenditore si ritrova a somigliare sempre più a una figura epica come Ulisse, costretto a confrontarsi con rotte incerte e nuove sfide da interpretare giorno dopo giorno.

È partendo da questa metafora che abbiamo costruito “Decidere nel cambiamento. Imprenditori come moderni Ulisse tra megatrend e complessità”, un evento pensato per imprenditori, CEO, manager e professionisti che ogni giorno affrontano la complessità facendo impresa. Un’occasione per riflettere – insieme – su come rafforzare la capacità di orientarsi, scegliere, evolvere in modo consapevole.

Una giornata di confronto autentico – tra analisi di megatrend e fenomeni globali da un lato e storie di trasformazione concreta dall’altro -, pensato per offrire stimoli, strumenti e nuove lenti con cui guardare al presente e progettare il futuro.

Siamo partiti da domande apparentemente semplici ma dalle implicazioni profonde:

Come possiamo analizzare il contesto per muoverci efficacemente verso il domani? Come si fa a decidere quando non ci sono certezze? Quali sono gli attuali punti chiave per navigare nella complessità? Come può un’impresa rimanere competitiva, crescere e innovare mentre tutto intorno cambia?

Rispondiamo insieme, ripercorrendo i momenti più interessanti dell’evento!

Megatrend e nuove generazioni: l’impatto sulle imprese

“La nostra più grande responsabilità è cercare di essere antenati migliori”, ha ricordato Isabella Pierantoni – futurista, fondatrice di Generation Mover e board member dell’Italian Institute for the Future – aprendo il suo intervento.

Una frase che è insieme invito e prospettiva: oggi più che mai, guidare un’impresa significa saper leggere i segnali del futuro, anticipare le traiettorie del cambiamento e comprenderne gli impatti organizzativi, culturali ed economici.

Partendo dal concetto di Megatrend – forze di lungo periodo che stanno ridefinendo il nostro mondo – Pierantoni ha tracciato un quadro chiaro e coinvolgente: invecchiamento demografico, nuove forme di lavoro, trasformazioni nei modelli familiari, migrazioni qualificate, fluidità delle carriere e cambiamento dei valori generazionali sono solo alcune delle transizioni in corso che toccano direttamente anche le PMI italiane.

“Il mondo è cambiato. E noi?”

Nel suo intervento ha messo in luce il modo in cui i modelli organizzativi, comunicativi e decisionali delle aziende vengono sfidati da questi mutamenti:

  • Le generazioni più giovani (Z e Alpha) non ragionano più in termini di carriera lineare, ma cercano scopo, impatto e flessibilità.
  • Il lavoro si frammenta in identità ibride (slash workers, micro-retirement, lifelong learning), spingendo le imprese a rivedere ruoli e percorsi interni.
  • L’Italia, intanto, affronta un trend di emigrazione qualificata e invecchiamento, che impatta direttamente sulla disponibilità futura di competenze e risorse.

Ciò che emerge è un nuovo paesaggio decisionale, in cui ogni scelta va fatta tenendo conto non solo dell’economia, ma di una molteplicità di fattori sociali, generazionali e culturali. Leggere questi segnali non è un lusso per visionari, ma una competenza strategica per chi vuole guidare un’organizzazione capace di evolvere.

Isabella ha concluso con un messaggio potente: il futuro non è un destino, è l’unica cosa che possiamo davvero cambiare.

Leggere la complessità per decidere meglio

Come si prendono decisioni efficaci per l’azienda se le condizioni cambiano continuamente? Come si costruisce una direzione aziendale quando lo scenario non offre certezze?

A queste domande ha risposto Francesca Grego, proponendo una riflessione su cosa significa oggi guidare un’organizzazione in contesti complessi. Il punto di partenza è chiaro: la complessità non si elimina, si impara a leggere, interpretare e trasformare.

Non si tratta solo di adottare tecnologie o rivedere processi, ma di sviluppare nuove competenze e mappe organizzative:

  • Visione sistemica, per cogliere connessioni e interdipendenze
  • Foresight strategico, per anticipare scenari e preparare l’azienda al cambiamento
  • Agilità strategica, per adattarsi con velocità e lucidità
  • Intelligenza relazionale, per costruire contesti collaborativi e generativi

Durante l’intervento, è emersa con forza la necessità di creare un’infrastruttura di senso dentro l’organizzazione: una cultura capace di accogliere l’incertezza non come un ostacolo, ma come terreno fertile per innovare. Un’impresa che non si irrigidisce nel controllo, ma si apre all’apprendimento continuo, alla sperimentazione e alla co-creazione.

Il ruolo delle domande, nelle scelte aziendali, diventa più importante delle risposte. Le decisioni migliori, oggi, non sono quelle “giuste in assoluto”, ma quelle che permettono all’impresa di restare in ascolto, evolvere e generare senso nel proprio contesto.

Attraverso esempi concreti – tratti dall’esperienza di KIXA al fianco delle imprese -, Francesca ha mostrato come sia possibile accompagnare le PMI in un percorso concreto di trasformazione e innovazione, che parte dalle persone e dalla cultura organizzativa – e non solo dagli strumenti.

In un evento pensato per stimolare visione e concretezza, era fondamentale ascoltare anche la voce di chi, ogni giorno, prende decisioni sul campo. L’intervento di Paolo Polimeno, Socio fondatore di GIS e Tecnos, ha portato sul palco l’esperienza viva di un imprenditore alle prese con le sfide del cambiamento organizzativo.

Attraverso il racconto del percorso intrapreso con i suoi soci e con il supporto di KIXA, Paolo ha condiviso le tappe di una trasformazione reale: non solo in termini di processi, ma soprattutto di consapevolezza, cultura e leadership.

Un intervento autentico, che porta sul palco l’esperienza concreta dell’imprenditore alle prese con la complessità. Un racconto che parla di coraggio, intuizione e scelte necessarie per restare competitivi e umani allo stesso tempo.

L’esperienza raccontata da Polimeno è un esempio concreto di come anche le PMI possano evolvere verso un modello di business più consapevole, collaborativo e sostenibile.

Un messaggio importante, soprattutto perché non idealizzato: il cambiamento non è lineare né facile, ma possibile – se affrontato con lucidità e il giusto supporto.

“Decidere nel cambiamento” non è stato solo un momento formativo: è stato soprattutto un esercizio collettivo di lettura del presente e condivisione di possibili rotte verso il futuro.

Portiamo a casa la consapevolezza che, in un’epoca dominata dalla complessità, le decisioni non possono essere solo tecniche o contingenti. Devono essere profondamente connesse a una visione più ampia, alla cultura dell’organizzazione e alla capacità di interpretare i segnali che attraversano il mercato, la società, le persone.

Costruire cultura d’impresa oggi è una necessità: significa creare spazi in cui poter pensare, confrontarsi, mettere in discussione abitudini e automatismi. Significa riconoscere che ogni scelta aziendale impatta – e dipende – dalle persone che la rendono possibile. E, soprattutto, significa imparare a leggere il presente per progettare con coraggio il futuro.

Anche nelle PMI, è possibile allenare nuovi approcci decisionali, sviluppare competenze organizzative evolute e affrontare il cambiamento con maggiore consapevolezza.

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